
Dal 23 gennaio al 16 febbraio - Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Proseguendo l’indagine su suono e narrazione, ALMARE presenta la quarta edizione di Sound Quests, un progetto che si focalizza sul rapporto tra narrazioni sonore, le potenzialità espressive del cosiddetto world-building (l’azione del costruire mondi), concentrandosi ogni anno su uno specifico riferimento al piano dei media e dei linguaggi. L'edizione 2025 intende focalizzarsi sulla televisione, proponendo un lavoro transdisciplinare estremamente rilevante e pressoché sconosciuto in Italia: Daytime Viewing di Jacqueline Humbert & David Rosenboom (1979-80). Gli eventi saranno ospitati dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
SOUND QUESTS 25 è un progetto a cura di ALMARE in collaborazione con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e realizzato con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore) e il supporto di Combo. L’allestimento è co-curato da Mucho Mas! con il supporto di STØV.
Calendario
23.01.2025
Opening & Listening Session
Opening | H18:30
Listening Session |H19:30
@Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16, Torino (IT)
24.01. - 16.02.2025
Mostra
@Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16, Torino (IT)
31.01.2025
Seminario & Film Screening
Seminario | dalle H15:30 alle H18:30
Film Sceening | H19:00
@Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16, Torino (IT)

Daytime Viewing è una composizione narrativa estesa, un’intensa riflessione sulla condizione femminile. Creata tra il 1979 e il 1980 e originariamente pensata come performance teatrale, l’opera scaturisce dall’analisi delle fiction televisive diurne e dei fenomeni socio-culturali assimilabili all’audience a cui tale programmazione si rivolgeva. Daytime Viewing esplora l'uso della fantasia come meccanismo di sopravvivenza contro la solitudine, illustrando l’abitudine a enfatizzare elementi e attori del panorama mediatico mondano (attori e attrici, celebrities, moda, etc.) fino a raggiungere tratti quasi compulsivi, attribuendo a personaggi televisivi, celebri o fittizi, una sorta di proporzione mitologica. La protagonista dell’opera è un personaggio femminile i cui racconti confondono le proprie esperienze personali e una strana idea della televisione come amica, come mantra, uno strumento che le permette di trasformare la vita quotidiana in uno spettacolo immaginario, pagando però
lo scotto di una progressiva alienazione dalla realtà. Un’esperienza che, pur estremizzando, racconta una storia comune a molte donne dell’epoca, intrappolate nelle convenzioni del lavoro domestico, all’interno di relazioni spesso abusanti. Originariamente pubblicato in un'edizione privata su cassetta (registrata nel 1982; pubblicazione Chez Hum-Boom nel 1983) che documentava l'omonima performance collaborativa di Jacqueline Humbert e David Rosenboom, il lavoro è stato recentemente riscoperto e ripubblicato in forma di album dall’etichetta Unseen Worlds. Si tratta di un lavoro che, pur affrontando tematiche importanti e a tratti drammatiche, risulta inebriante e assolutamente godibile, veicolando il proprio messaggio grazie agli strumenti e tramite i registri di un raffinato ma altresì accessibile songwriting.
ALMARE, in collaborazione con lo stesso David Rosenboom, propone una mostra che si compone di video, stampe fotografiche e materiali d’archivio.
Durante l’inaugurazione di giovedì 23 gennaio verrà presentata anche una listening session dei brani che compongono il disco recentemente pubblicato.
Seminario & Film Screening
Con: David Rosenboom, Victoria Keddie e Gabriele Marino
Il 31 gennaio verrà organizzato un seminario aperto a tuttɜ ma specificamente pensato per un target di studentɜ, artistɜ, e ricercatorɜ. L’obiettivo del seminario è quello di approfondire i presupposti curatoriali di Sound Quests 25 e l’opera presentata, attualizzandone alcuni temi specifici. L’incontro vedrà la partecipazione di David Rosenboom, compositore statunitense co-autore di Daytime Viewing, Victoria Keddie, artista statunitense che ha lavorato molto sul mezzo televisivo e autrice di una riproposizione performativa di Daytime Viewing e il docente di Semiotica delle Culture Musicali dell’Università di Torino Gabriele Marino, esperto di comunicazione digitale e online, in particolare social media, viralità, Internet meme, digital marketing, che contribuirà alla discussione permettendoci di raffrontare tra i temi di Daytime Viewing e le odierne dinamiche inerenti i social media.
Biografie
David Rosenboom è un compositore, performer, artista interdisciplinare, autore ed educatore, noto come pioniere della musica sperimentale americana. Dagli anni Sessanta ha esplorato l'evoluzione spontanea delle forme musicali, i linguaggi per l'improvvisazione, le nuove tecniche di composizione per ensemble, la composizione e l'esecuzione multidisciplinare, le collaborazioni interculturali, la performance artistica e la letteratura, le tecnologie interattive multimediali e i nuovi strumenti, i sistemi algoritmici generativi, la ricerca e la filosofia delle scienze dell'arte e l'interfaccia musicale estesa con il sistema nervoso umano.
Victoria Keddie è un'artista interdisciplinare che si occupa di suono, video, installazioni e performance. Il suo lavoro scopre narrazioni nascoste all'interno di artefatti e spazi ordinari, sottolineando il loro ruolo nel plasmare la nostra storia collettiva. L'esame dei fenomeni acustici e del linguaggio è un tema ricorrente nel suo lavoro artistico. I progetti attuali di Keddie affrontano la complessità acustica del linguaggio e dei dialetti. Per oltre un decennio, Keddie è stata co-direttrice di E.S.P. TV, esplorando il mezzo televisivo per la performance e il suono. Keddie si è esibito e ha esposto a livello internazionale. Tra le borse di studio recenti figurano il NYSCA/NYFA per la Musica/Suono (2022), il Max Planck Institute for Empirical Aesthetics (2023) e il Bemis Center for Contemporary Art, Sound Art and Experimental Music Fellowship (2024).
Gabriele Marino è semiologo e lavora come ricercatore all’Università di Torino, dove insegna Semiotica delle culture musicali. Si occupa di musica, comunicazione online e teoria semiotica. Ha pubblicato Britney canta Manson e altri capolavori (2011), sulla critica musicale, e Frammenti di un disco incantato (2020), sui generi musicali. Con Bruno Surace ha ideato il format #semioboomer (80 puntate online, 2020-2022) e curato il libro TikTok. Capire le dinamiche della comunicazione ipersocial (2023), primo saggio italiano sull’argomento.
È segretario dell’Associazione Italiana Studi Semiotici (dal 2021) e della sezione italiana della International Association for the Study of Popular Music (dal 2023). Tra il 2014 e il 2022 ha insegnato semiotica del design allo IAAD di Torino e Bologna, allo IED di Milano e allo IUSVE di Mestre. Ha scritto di social media su Doppiozero (2015-2020) e scrive di musica su Sentireascoltare (dal 2009) e Classic Rock (dal 2015). Ha curato una manciata di voci per l'Enciclopedia Treccani della Musica (di prossima pubblicazione).